(IN)ATTUALITÀ del PENSIERO CRITICO
Seminario permanente 2020
lunedì 3 febbraio 2020 ore 20.45
Centro CostArena, Via Azzo Gardino 48, Bologna
Ingresso a offerta libera sino ad esaurimento dei posti disponibili
Angela Peduto
Voce recitante Filippo Lanzi
Nel giugno del 1959 l’équipe di Ernesto de Martino percorre le assolate terre salentine per osservare e studiare un fenomeno
misterioso e antico: la cura, attraverso la danza e la musica, della malattia prodotta dal morso della mitica taranta. I risultati di quella spedizione saranno raccolti in un libro affascinante, La terra del rimorso e, a distanza di due anni, rievocati dal regista Gianfranco Mingozzi nel documentario La taranta, il cui commento è affidato a Salvatore Quasimodo. Le immagini del film e le pagine del libro scorrono su un mondo riarso dalla potenza accecante del sole e lasciano risorgere il tempo mitico dove il cattivo passato, implacabile, ritorna e ri-morde con tutta la potenza del negativo: allora “esce nella calura il ragno della follia e dell’assenza” e si ripete l’antico ciclo di possessione ed esorcismo. La presenza umana vacilla e crolla, oscillando tra l’immobilità stuporosa e la frenesia motoria; la musica e la danza riportano l’ordine “come un ponte lanciato fra Scilla e Cariddi, fra l’angosciosa sospensione dell’inerte stupore e la frenetica esplosione di una vitalità delusoria”.
Guidato dalla musica chi è morso dalla taranta danza. Danzando lotta. Lottando ritrova sé stesso dopo essersi perduto.Nel corso dell’incontro sarà proiettato il documentario La taranta di Gianfranco Mingozzi.
misterioso e antico: la cura, attraverso la danza e la musica, della malattia prodotta dal morso della mitica taranta. I risultati di quella spedizione saranno raccolti in un libro affascinante, La terra del rimorso e, a distanza di due anni, rievocati dal regista Gianfranco Mingozzi nel documentario La taranta, il cui commento è affidato a Salvatore Quasimodo. Le immagini del film e le pagine del libro scorrono su un mondo riarso dalla potenza accecante del sole e lasciano risorgere il tempo mitico dove il cattivo passato, implacabile, ritorna e ri-morde con tutta la potenza del negativo: allora “esce nella calura il ragno della follia e dell’assenza” e si ripete l’antico ciclo di possessione ed esorcismo. La presenza umana vacilla e crolla, oscillando tra l’immobilità stuporosa e la frenesia motoria; la musica e la danza riportano l’ordine “come un ponte lanciato fra Scilla e Cariddi, fra l’angosciosa sospensione dell’inerte stupore e la frenetica esplosione di una vitalità delusoria”.
Guidato dalla musica chi è morso dalla taranta danza. Danzando lotta. Lottando ritrova sé stesso dopo essersi perduto.Nel corso dell’incontro sarà proiettato il documentario La taranta di Gianfranco Mingozzi.
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