Dalla clinica delle perversioni allo “spirito del male”
Seminario
Quale rapporto la modernità intrattiene col problema delle perversioni? È la domanda centrale intorno a cui si sviluppa il lavoro di questo seminario.
A partire dal campo della sessualità, originariamente esplorato da Freud, il concetto di perversione si è indubbiamente esteso e ha finito per comprendere tratti di personalità o modalità relazionali che mettono in causa il narcisismo, l’aggressività primitiva, il potere e il controllo sull’oggetto, la disumanizzazione di sé e degli altri.
A questa estensione del concetto di perversione sul piano della clinica fa eco ogni giorno di più la presenza nella società contemporanea di quelle che sarebbe difficile non definire tematiche perverse. I cambiamenti ideologici, tecnologici e politici in atto sfidano i confini del simbolico. Emergono fenomeni nuovi e inaspettati: forme sintomatologiche inedite, comportamenti sessuali affrancati da ogni limite, un desiderio saturato dal godimento immediato dell’oggetto – sempre accessibile e sempre da rinnovare, una riformulazione dei legami parentali, familiari, sociali.
Forme perverse di relazione, oltrepassando i confini della vita privata, invadono lo spazio collettivo, dal cinema alla pubblicità, dalle performance artistiche alla vita politica, dall’individuo singolo al gruppo. E intanto la violenza sembra non avere più né limiti né confini.
Come rendere conto di tutto questo? Quale analisi è possibile farne? Quali le conseguenze di un simile processo a livello individuale e collettivo? Gli eventi terroristici che colpiscono il mondo intero e che hanno mandato in frantumi anche le illusorie sicurezze dell’Europa, ci confermano nella necessità e nell’urgenza di portare avanti un percorso di riflessione in questa direzione. Perciò il seminario, sviluppandosi all’interno del sapere psicoanalitico e utilizzando gli strumenti della psicoanalisi, incrocerà il sociale, il politico, l’antropologico e tenterà di offrire modi per “pensare” i problemi che assillano il mondo contemporaneo.
Il seminario prevede sei incontri, che si terranno il terzo lunedì del mese secondo il calendario indicato in locandina.
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